EVTestInALS – Vescicole extracellulari: identificazione di nuovi biomarcatori di prognosi e progressione della malattia

EVTestInALS – Vescicole extracellulari: identificazione di nuovi biomarcatori di prognosi e progressione della malattia

PARTNER

Andrea Calvo, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, Università degli Studi di Torino

Valentina Bonetto, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, Milano

Francesco Rinaldi, Dipartimento di Matematica ‘Tullio Levi-Civita’, Università degli Studi di Padova

VALORE

240.000 euro 

DURATA

36 mesi 

AMBITO DI RICERCA

Ricerca clinica-osservazionale

BACKGROUND

I sintomi e la velocità di progressione della SLA sono variabili nei pazienti e non esistono strumenti affidabili che aiutino a definire come progredisce la malattia. C’è anche l’urgenza di trovare nuovi parametri che dimostrino se una sperimentazione clinica ha esito positivo e quindi nuovi biomarcatori di progressione. Biomarcatori ideali sono fattori biologici facilmente misurabili nel sangue che si modifichino nel corso della malattia e che permettano di identificare i pazienti con una progressione rapida rispetto a quelli con una progressione lenta della malattia.
Il gruppo di ricerca ha osservato che nel plasma dei pazienti con SLA, piccole particelle implicate nella comunicazione intercellulare e chiamate vescicole extracellulari, rilasciate dalle cellule del circolo sanguigno, mostrano differenti caratteristiche biofisiche e biochimiche in base alla velocità di progressione della malattia. Grazie all’intelligenza artificiale è stato costruito un modello matematico in grado di differenziare pazienti con SLA da controlli sani e si è osservato che alcuni parametri, come la quantità dell’enzima PPIA, risultavano essere differenti nei pazienti con una rapida rispetto a una lenta progressione.

OBIETTIVI
  • Analizzare le vescicole extracellulari derivate da sangue periferico e liquido cerebrospinale di pazienti con SLA, raccolte in quattro momenti successivi durante la progressione della malattia e testare la loro validità come biomarcatori di prognosi e progressione. Le vescicole saranno diversificate per quantità, dimensione e livelli di specifiche proteine trasportate (HSP90 e PPIA).
  • Correlare i dati ottenuti con i dati clinici raccolti per ogni paziente e definire se i cambiamenti rilevati nel sangue riflettano ciò che accade nel cervello.
  • Sviluppare ulteriormente il modello di intelligenza artificiale per definire la progressione di malattia di ogni paziente e valutare un eventuale miglioramento nel corso di uno studio clinico multicentrico e prospettico.

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