SENALS – Comprendere il ruolo dell’invecchiamento prematuro delle cellule gliali nella progressione della SLA

SENALS – Comprendere il ruolo dell’invecchiamento prematuro delle cellule gliali nella progressione della SLA

PRINCIPAL INVESTIGATOR

Alice Migazzi, Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata (CIBIO), Università degli Studi di Trento

VALORE

59.950 euro 

DURATA

12 mesi 

AMBITO DI RICERCA

Ricerca di base

BACKGROUND

L’invecchiamento è uno dei fattori di rischio più rilevanti per la SLA. Diverse evidenze in letteratura supportano la possibilità di una forma di invecchiamento accelerato nella SLA, ma i fattori responsabili di questo evento prematuro non sono noti. Le cellule della glia, come gli astrociti, sembrano giocare un ruolo importante della patogenesi della SLA ma non se ne conoscono ancora i meccanismi molecolari.

Il gruppo di ricerca ha osservato, sia in modelli in vitro che in vivo, che alcune proteine contenute nelle vescicole extracellulari derivate da astrociti sono responsabili di indurre tossicità neuronale, in particolare agendo su un fattore di trascrizione che modula la proliferazione cellulare (c-myc). Questo meccanismo sembra mediare l’invecchiamento precoce nella glia e alterare la comunicazione intercellulare tra cellule gliali e neuroni.

OBIETTIVI
  • Verificare se l’alterata comunicazione tra neuroni e glia mediata dal rilascio di vescicole extracellulari aberranti sia responsabile dell’induzione del danno al DNA e della morte dei neuroni circostanti e comprendere il ruolo delle cellule gliali nella progressione della SLA.
  • Modulare l’espressione di c-myc nelle cellule della glia di topi che esprimono il gene mutato TDP-43, implicato in molte forme familiari e sporadiche di SLA, per testare l’ipotesi che l’aumento dell’espressione di c-myc possa ridurre la tossicità mediata dalla proteina TDP-43.
  • Approfondire l’effetto della modulazione di c-myc sul comportamento e la sopravvivenza in diversi modelli murini di SLA e capire se questo meccanismo possa avere un ruolo anche in altre forme della malattia.

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