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DDRNA&ALS – Il ruolo della risposta al danno al DNA nella neurodegenerazione legata alla SLA
PRINCIPAL INVESTIGATOR
Fabrizio D’Adda, IFOM – Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, Milano
PARTNER
Sofia Francia, Istituto di Genetica Molecolare Luigi Luca Cavalli Sforza, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pavia
VALORE
299.628 euro
DURATA
44 mesi
AMBITO DI RICERCA
Ricerca di base
BACKGROUND
Il materiale genetico presente nelle nostre cellule subisce ogni giorno migliaia di danni che necessitano di essere prontamente riparati per evitare una loro morte prematura. Pertanto, esse hanno sviluppato un sistema di segnalazione chiamato “risposta al danno
del DNA” (o DDR), in grado di individuare velocemente i danni e ripararli. Si è visto che i motoneuroni di pazienti affetti da SLA non
riescono a riparare efficientemente tali danni che progressivamente si accumulano nella cellula, determinando la neurodegenerazione.
È stato inoltre osservato che le proteine TDP-43 e FUS, implicate nell’insorgenza della SLA, giocano un ruolo nella risposta al danno
al DNA.
OBIETTIVI
Il progetto ha contribuito in modo significativo a dimostrare che le cellule umane che presentano aggregati citoplasmatici di TDP43 e FUS sono sottoposte ad un’iper-attivazione della risposta al danno al DNA, che provoca un forte accumulo di danno fisico al DNA, il quale, a sua volta, contribuisce alla neurodegenerazione.
Questa via di segnalazione è disfunzionale e di fatto impedisce la corretta riparazione del DNA. Queste evidenze aprono la strada
allo screening di composti che possono frenare l’iperattivazione disfunzionale del DDR per il trattamento della SLA.