Francesco Rinaldi

Sono nato a Foggia, ho 41 anni e sono papà di un bimbo di due anni. Sono diventato ricercatore perché spero di poter dare un contributo positivo al progresso della conoscenza e soprattutto di migliorare la vita dei pazienti. Ho conseguito la Laurea in Ingegneria Informatica ed il dottorato di ricerca in Ricerca Operativa presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Durante il dottorato ho passato un semestre alla ‘Brown University’, un’esperienza molto utile nel mio percorso formativo.

Non ho un unico modello di riferimento, ma ho avuto la fortuna di incontrare molte persone speciali nella mia vita. Ciascuna di esse ha indelebilmente segnato il mio cammino. Perché studio la SLA? Spero che si possa contribuire in maniera significativa a migliorare la qualità di vita dei malati. E grazie al finanziamento AriSLA avrò la possibilità di continuare a sviluppare modelli matematici di apprendimento che permettano di analizzare e predire la progressione della SLA nei pazienti.

Lo studio di ricerca sostenuto da AriSLA, in particolare, intende analizzare le vescicole extracellulari (piccole particelle implicate nella comunicazione tra cellule) derivate da sangue periferico e liquido cerebrospinale di pazienti con SLA, raccolte in quattro momenti successivi durante la progressione della malattia, e testare la loro validità come biomarcatori di prognosi e progressione. I dati ottenuti saranno correlati con i dati clinici raccolti per ogni paziente per definire se i cambiamenti rilevati nel sangue riflettano ciò che accade nel cervello.

Inoltre, sarà ulteriormente sviluppato un modello di intelligenza artificiale per poter definire la progressione di malattia di ogni paziente e valutare un eventuale miglioramento nel corso di studi clinici.
Spero che, anche grazie ai miei studi, si possano compiere nuovi passi in avanti verso una terapia efficace. (data pubblicazione 1/6/2022)