Savina Apolloni

Coordinatrice del progetto ReNicALS. Ricercatrice presso il Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Sono nata a Roma, ho 43 anni e sono sposata con Andrea. Sono diventata ricercatrice perché è stato da sempre il mio sogno, ho sempre amato studiare, andare a fondo nel perché delle cose. Ricerca per me è dedizione, passione, perseveranza e credere che lavorando con tenacia si possa fare la differenza. Il mio sogno nel cassetto è scoprire una molecola che possa contribuire a migliorare la vita dei pazienti affetti da SLA.

La mia formazione mi porta a credere fortemente nella ricerca farmacologica e mi piacerebbe contribuire con la mia ricerca ad individuare un potenziale farmaco che possa essere traslato con successo nei pazienti affetti da SLA.

Inseguendo il mio sogno, mi sono laureata in Farmacia all’Università di Roma La Sapienza e poi ho conseguito presso lo stesso ateneo il Master in Sperimentazione Clinica e poi quello in Sostanze Organiche Naturali, infine il Dottorato in Neuroscienze presso l’Università di Roma Tor Vergata. Nel mio percorso di crescita, dei modelli di riferimento sono stati i miei genitori. Mio padre mi ha trasmesso l’amore e la dedizione per la ricerca scientifica e mi ha insegnato che se si lavora con passione non ci si stanca mai di farlo. Mia madre mi ha invece trasmesso la curiosità, l’entusiasmo e l’elasticità mentale per affrontare ogni sfida della vita. E poi ogni persona con la quale ho collaborato ha arricchito non solo il mio bagaglio scientifico ma anche quello personale.

L’incontro che mi ha segnato la vita è quello con la moglie di un caro amico, già ricercatrice, che mi ha fatto capire che fare ricerca fosse la mia vocazione. Dopo poco tempo ho iniziato il mio Dottorato di Ricerca nel laboratorio di Neurobiologia presso la Fondazione Santa Lucia dove, grazie alle mie mentori, mi sono appassionata allo studio del sistema nervoso ed in particolare alla SLA, malattia che ancora oggi continuo a studiare con enorme interesse e passione all’Università di Roma Tor Vergata.

Perché studio la SLA?  La passione per la SLA è nata durante il mio percorso di Dottorato quando ho iniziato a capire quanto complessa fosse questa malattia e che bisogno urgente ci fosse di trovare qualcosa di efficace per rallentarne il decorso. Grazie all’utilizzo di modelli in vitro e soprattutto in vivo ho studiato con diversi approcci come modulare la neuroinfiammazione caratteristica della malattia, focalizzandomi su questo meccanismo patologico così fondamentale comune a tante malattie neurodegenerative.

Mi motiva molto il sapere che con la mia passione, il mio lavoro, contribuisco a scoprire qualcosa che potrebbe un giorno migliorare la vita alle persone. Ciò rappresenta un po’ “la mia missione” e la mia motivazione quotidiana. Inoltre, la possibilità di poter trasferire a giovani ricercatori e studenti l’entusiasmo per la ricerca.

Lavorando in un laboratorio di ricerca di base e preclinica, ho purtroppo poche occasioni di incontrare i pazienti, ma ogni volta che mi capita rimango stupita dalla loro enorme fiducia nella ricerca, nella loro profonda conoscenza della materia e nella loro caparbietà di potercela fare. Il loro coraggio è sempre di grande ispirazione per me e mi ricorda che grande responsabilità ho io come ricercatrice. Negli ultimi mesi ho avuto la possibilità di conoscere più da vicino una giovane donna affetta da SLA, una vera guerriera che sta affrontando la sua battaglia con grandissima forza. Sono felice di aver vinto il grant con AriSLA perché mi darà la reale possibilità di testare la mia ipotesi e di porre le basi per indagare il farmaco niclosamide in ulteriori studi preclinici nell’ambito della SLA. Spero davvero che se otterrò i risultati attesi potrò perseguire su questa linea di ricerca, avendo la possibilità di applicare a successivi fondi.

La mia più grande passione è viaggiare: la mia mente “viaggia” sempre alla ricerca di nuovi stimoli, Adoro il mare, la mia essenza, che mi dona la giusta carica per affrontare le sfide di ogni giorno!            (data pubblicazione 6/5/2022)

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