Le cellule staminali

Sono cellule con tre caratteristiche principali: capacità di proliferazione, autorinnovamento e differenziamento in diversi sottotipi cellulari.
Le cellule staminali costituiscono un settore di studio per il trattamento della SLA. Più che per sostituire i motoneuroni persi, le cellule staminali trapiantate potrebbero agire con funzione di supporto alla sopravvivenza dei motoneuroni esistenti.
Le cellule staminali provenienti da embrioni e cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) derivati da cellule somatiche adulte, come i fibroblasti, sono considerati pluripotenti in quanto possono differenziarsi in tutti i tipi cellulari mentre quelli originati diversi tessuti del corpo adulto sono cellule multipotenti.
Tipi di cellule staminali
Esistono diversi tipi di cellule staminali con diverse caratteristiche.
– Le cellule staminali mesenchimali (MSC) sono cellule staminali che possono essere isolate da diversi tessuti adulti, come il midollo osseo e il tessuto adiposo. L’ipotesi è che queste cellule agiscano rilasciando fattori protettivi in grado di favorire la sopravvivenza dei neuroni ed in questo modo siano capaci di rallentare la progressione della malattia alleviandone i sintomi. La sicurezza legata a terapie che utilizzano MSC è ancora da confermare e rimane un’importante questione di dibattito all’interno della comunità scientifica.
– Le cellule staminali neurali (NSC) possono essere isolate da tessuti fetali post-mortem ed espanse in laboratorio. Queste cellule hanno la capacità di differenziarsi in astrociti, le cellule di supporto del sistema nervoso centrale, ma anche in neuroni.
– Le cellule staminali ematopoietiche (CSE) sono precursori delle cellule del sangue residenti nel midollo osseo, che possono essere recuperate anche da sangue periferico.
– Le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) sono cellule staminali generate artificialmente a partire da una cellula somatica adulta (come i fibroblasti o cellule della pelle, o come le cellule del sangue) mediante l’introduzione di specifici geni. Queste cellule sono per molti aspetti simili alle cellule staminali embrionali. Le iPSC offrono grandi speranze nel campo della medicina rigenerativa perché possono essere differenziate nella maggior parte dei tipi cellulari di un organismo.


Perché studiare le cellule staminali nella SLA?
Le cellule staminali sono una area di studio della SLA sia dal punto di vista di modello di malattia (es. cellule staminali derivate dai pazienti) che come terapia, fornendo un possibile supporto trofico ai motoneuroni malati.
Come modello di malattia in vitro, la tecnologia delle cellule iPSC rappresenta uno strumento utile per lo studio della SLA e per lo sviluppo e lo screening di nuove possibili terapie. Attualmente numerosi studi stanno valutando l’utilizzo delle iPSC come modello di malattia sia per lo studio dei meccanismi che sottendono alla malattia sia per verificare l’efficacia di nuovi trattamenti.
Per quanto riguarda lo studio delle cellule staminali come potenziale terapia per la SLA, le cellule staminali trapiantate potrebbero agire con funzione di supporto alla sopravvivenza dei motoneuroni esistenti, più che per sostituire i motoneuroni persi. Negli ultimi 20 anni, diversi studi indipendenti hanno sponsorizzato privatamente studi clinici monocentrici.
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Si ritiene che la maggior parte dei casi di SLA sia causata da una serie di fattori che insieme contribuiscono alla sua insorgenza, come predisposizione genetica, fattori ambientali e stile di vita.
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