ALS_HSPB8 – Il ruolo delle proteine spazzine (chaperoni) nella rimozione delle forme proteiche neurotossiche presenti nella sclerosi laterale amiotrofica

ALS_HSPB8 – Il ruolo delle proteine spazzine (chaperoni) nella rimozione delle forme proteiche neurotossiche presenti nella sclerosi laterale amiotrofica

PRINCIPAL INVESTIGATOR

Angelo Poletti, Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi di Milano

PARTNER

Serena Carra, Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

VALORE

263.250 euro

DURATA

39 mesi 

AMBITO DI RICERCA

Ricerca di base

BACKGROUND

Da molti anni si è osservato che nella Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) si possono trovare accumuli di proteine anomale, detti inclusioni o aggregati, localizzati all’interno dei motoneuroni affetti. Non vi è ancora accordo sull’effettiva neurotossicità di questi aggregati, ma certamente rappresentano un indice che nei motoneuroni dei pazienti SLA è presente qualche alterazione dei sistemi deputati al controllo della qualità delle proteine.
Infatti, le proteine (incluse quelle che sono responsabili delle forme familiari di SLA) che non riescono a maturare alla loro forma attiva, vengono riconosciute dalle proteine spazzine (chaperoni) che le indirizzano ai sistemi degradativi intracellulari, quali il proteasoma o l’autofagia. L’accumulo di proteine indica che alcuni motoneuroni presentano qualche difetto in questo sistema di controllo.
Negli studi effettuati dal gruppo di ricerca su topi modello di SLA è stato osservato che una di queste proteine spazzine, HSPB8, viene prodotta a livelli elevati nei motoneuroni spinali che riescono a sopravvivere agli stadi finali della malattia, indicando che HSPB8 potrebbe servire a proteggere queste cellule dalla morte. Infatti, HSPB8 aiuta il riconoscimento delle proteine alterate potenzialmente dannose per il motoneurone e ne facilita la rimozione promuovendone la degradazione tramite l’autofagia.

OBIETTIVI

Chiarire come l’autofagia sia influenzata dalla presenza di proteine mal ripiegate associate alla SLA e se/come HSPB8 (e BAG3) possano esercitare un ruolo protettivo nella SLA.

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